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Chi mi capisce?

Chi mi capisce?

CHI MI CAPISCE?

di Guglielmo e Maria Teresa Standridge
ISBN 978-88-96129-00-5
Pagine 198
Euro 10,50 + spese postali

Stiamo passando un tempo di dolore o una tentazione a cui non sappiamo resistere. Il peso è quasi insopportabile. Che fare? Se ne parliamo con qualcuno, abbiamo la sensazione che non ci comprenda. Le frasi pie ci sembrano banali. Le esortazioni a scuoterci e a darci una mossa lasciano il tempo che trovano. Come dicono gli indiani d’America, ci può capire solo qualcuno che abbia camminato negli stessi nostri mocassini. Ma dove trovarlo?

Tutti noi, in un momento della nostra vita, ci siamo sentiti non compresi da chi ci era vicino. Avremmo voluto avere un amico che potesse simpatizzare con noi, ma la nostra situazione ci sembrava unica. Una sola persona, il Signore Gesù, è stato tentato e provato, mentre era sulla terra, in ogni possibile modo e ha superato vittoriosamente ogni prova. Ha avuto una famiglia che non lo capiva, è stato tradito, ha provato la solitudine, l’opposizione dei religiosi, la calunnia e molte altre difficoltà. Perciò può simpatizzare con noi in ogni momento e noi possiamo trovare in Lui la chiave per superare ogni nostra difficoltà.

La Bibbia ci dice come noi possiamo imparare da Lui con la certezza di non essere fraintesi e possiamo trovare in Lui la chiave per superare ogni nostra difficoltà.

17 capitoli molto pratici e biblicamente fedeli.

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[Estratto dal capitolo 4]

Soli... dentro

Un uomo può capire una donna fino in fondo? No. Uomini e donne sono fatti e reagiscono diversamente. Basta pensare a Elkana e Anna, i futuri genitori di Samuele (1 Samuele 1). Lei si struggeva dalla tristezza di non avere un figlio, subiva le frecciate di Peninna, l’altra moglie di Elkana, che rimaneva incinta a tutto spiano, e le mostrava il pancione, prendendola in giro. E Elkana, buono come il pane, per consolarla, le diceva che l’amava e le dava una doppia razione di cibo. Ma lei non voleva cibo in più. Voleva un figlio.

E una donna può capire un uomo fino in fondo? No.

Basta chiederlo a certi mariti. “Se solo stesse zitta e mi lasciasse leggere il giornale... Invece devo sentire tutte le scemenze che i figli hanno fatto, il colloquio coi professori e i dispetti della vicina che bagna le piante e le sporca la biancheria. A volte, vuol sapere perfino cosa penso!”

Ma la moglie è stata sola tutto il giorno e vuole comunicare con qualcuno che le vuol bene! E chi lo potrebbe fare meglio del marito?

E i figli? Ci si può contare sulla risposta: “I miei genitori sono vecchi, non mi capiscono!”.

È normale: cambiano i tempi, la mentalità, gli studi. I nostri ruoli sono diversi. Anche se abbiamo da Dio il compito di educarli, ai figli non piace che lo facciamo.

Il risultato è che, molto spesso, ci sentiamo soli e non capiti.

Siamo esseri sociali, stiamo bene con la gente. Ma è possibile, a volte, sentirsi soli anche in mezzo alla folla, in famiglia e fra i fratelli e le sorelle della chiesa.

Pensiamo: io telefono, perché nessuno telefona a me? Sono vissuto per i figli. Perché non si fanno vivi, ora che hanno la loro famiglia? Perché i credenti, fratelli in fede, hanno solo pretese e non ce n’è uno che alzi la cornetta per saper se sono vivo o morto?

Chi mi capisce? © Associazione Verità Evangelica