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Il piano di Dio per Israele

Il piano di Dio per Israele

IL PIANO DI DIO PER ISRAELE

Uno studio di Romani 9-11

di Steven A. Kreloff
ISBN 978-88-96129-02-9
Pagine 104
Euro 7,50 + spese postali

DIO HA RIPUDIATO IL SUO POPOLO?
La chiesa del primo secolo era composta quasi esclusivamente da Giudei. I suoi membri erano Giudei convertiti a Cristo. La sua fede era nel Messia giudeo. Credeva al messaggio predicato in Israele e esaminava le Scritture dell’Antico Testamento, per comprendere le verità del Nuovo Testamento.

Poi il quadro è cambiato. Venne una forte persecuzione che fece disperdere i nuovi credenti in tutto l’Impero romano. Molti Giudei si opposero rabbiosamente al Cristianesimo nascente, mentre moltitudini di pagani credevano in Cristo per ottenere la salvezza.
Vari credenti giudei, perplessi davanti agli avvenimenti della storia, cominciarono a domandarsi: “Che n'è stato delle promesse speciali fatte da Dio a Israele? Il popolo di Dio è stato ripudiato in favore di una chiesa composta largamente da pagani?”

L’apostolo Paolo aveva in mente queste domande preoccupate quando scrisse ai credenti di Roma. Perciò ne parlò e rispose a esse nei capitoli 9-11 della sua lettera. Egli difende appassionatamente la giustizia di Dio e spiega il piano che restaurerà Israele e le ridarà in futuro il suo posto privilegiato.

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[Estratto dal capitolo "L'incredulità d'Israele"]

La risposta a Israele incredulo – Romani 10:1

Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento verso gli Ebrei increduli? Dobbiamo ignorarli e non curarci di loro nella nostra testimonianza? Dovremmo trascurare completamente Israele, come un popolo che ha perso la sua occasione di credere?

La giusta reazione all’incredulità degli Ebrei è rivelata nell’atteggiamento di Paolo verso Israele. Egli scrive: “Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro è che siano salvati” (Romani 10:1). Per Paolo la salvezza degli Ebrei era una preoccupazione.

L’apostolo desiderava ardentemente la salvezza del suo popolo, nonostante la ribellione di Israele nei confronti di Cristo. L’interesse di Paolo per la salvezza di Israele era molto più che la preoccupazione professionale di un teologo. Il suo interesse era il desiderio profondo di un uomo pieno di compassione. Questo desiderio intimo si manifestava nella preghiera per la salvezza di Israele.

A differenza di alcuni credenti di oggi, Paolo non permetteva mai alla verità sull’elezione di Dio di distruggere la sua vita di preghiera. Egli non pensava: “Perché pregare? Se Dio salva quelli che ha scelto di salvare, a cosa servono le preghiere?”.

Il piano di Dio per Israele © Associazione Verità Evangelica