log in

Impara l'arte

Variare per imparare

Per il culto di famiglia, ci abbiamo provato, ma i bambini non stanno attenti. Sembra si annoino, sono irrequieti…” mi diceva una mamma.
“E come lo fate il culto?” ho chiesto.
“Beh, leggiamo il foglietto del calendario cristiano e, poi, mio marito e io preghiamo.”
“E quanti anni hanno i bambini?”
“Cinque e sette.”

Poveri amori, hanno ragione ad annoiarsi, ho pensato fra me, mentre cercavo di raccogliermi in fretta un po’ di idee per fare un corso rapido di pedagogia cristiana a quella mamma inesperta.
Il culto in famiglia deve essere una gioia per la famiglia e non una pena. Se è noioso, invece di aiutare i figli ad amare e apprezzare la Bibbia, li allontanerà della cose di Dio.

Perciò ecco qualche idea, per renderlo piacevole.

  • Deve essere fatto per i figli e non per l’edificazione dei genitori.
  • Non è una riunione, col tono da “chiesa”. Nessuna liturgia!
  • Non deve essere usato per fare prediche a chi non si è comportato bene.
  • Deve essere un momento di gioia.
  • Deve essere breve e aspettato con piacere da tutti.
  • Deve essere preparato con cura dai genitori e non improvvisato.
  • Va variato nel contenuto secondo l’età dei partecipanti.

Quando i bambini sono molti piccoli (2-4 anni), bisogna cantare molto. Raccontare con semplicità una storia dalla Bibbia. Indicare dei soggetti di preghiera alla loro portata e pregare brevemente.
Dai 5 ai 7 anni, hanno ancora piacere di cantare e di ascoltare una storia della Bibbia. Dovrebbero essere incoraggiati, ma non forzati, a fare delle domande senza timore di essere criticati.
Dalla terza elementare alle medie, tutti potrebbero usare la loro Bibbia, leggere a turno i versetti o tutto il passo.
Chi guida, preferibilmente il padre, dovrebbe assicurarsi che le parole lette sono capite e che il significato di quello che si legge sia chiaro.
I commenti e, specialmente, le domande dovrebbero essere incoraggiate. È possibile che a volte siano piuttosto strane o sbagliate. Dovranno essere sempre prese sul serio, e corrette, se necessario, senza mortificare chi le ha fatte. Il tempo di preghiera potrà diventare molto importante, pregando per i compagni, gli insegnanti, le persone della chiesa.
Quando i ragazzi sono alle superiori, bisogna andare un po’ più sul profondo e scegliere delle letture bibliche o delle meditazioni stimolanti. Una buona mossa strategica è chiedere ai figli che cosa vorrebbero che si leggesse.
Non si deve sempre seguire lo stesso schema. Variare è essenziale. Si può dare un piccolo compito per il giorno dopo. Ai ragazzi piace imparare, essere stimolati, presi sul serio.
Il culto in famiglia è un momento che può avere un valore importante per la vita. Facciamo in modo che non sia, invece, un tempo da dimenticare.