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Impara l'arte

Hai l’enfisema spirituale?

Se è vero che la preghiera è il respiro dell’anima, siamo in molti ad essere affetti da enfisema polmonare spirituale.

Infatti preghiamo troppo poco e ci viene troppo presto il fiatone. Soprattutto quando si tratta di pregare per gli altri e di perseverare nelle nostre richieste, come la Bibbia invece dice di fare. L’intercessione è difficile, perché siamo tutti dei terribili egoisti e ci concentriamo soprattutto pregando per noi stessi, per i nostri bisogni e quelli dei nostri cari. Se promettiamo a qualcuno di pregare lo facciamo una volta. E poi…

Che fare? Alzare piamente gli occhi al cielo, in modo che se ne veda solo il bianco, e dire “Dovrei pregare di più!” non serve. Bisogna correre ai ripari.

Io propendo per delle liste di preghiera, anche se alcuni, in nome della spontaneità e della spiritualità, le trovano carnali e legalistiche.
Secondo me, se facciamo la lista delle cose da comprare, dei lavoro da sbrigare in ufficio e delle incombenze da dare ai nostri dipendenti, non vedo perché non si possano fare anche delle liste personali dei soggetti di preghiera che ci stanno a cuore e non vogliamo dimenticare. Aiutano a concentrarsi e a non andare sul vago. Tipo: “Signore, benedici i missionari in tutto il mondo”.

Ho visto dei quaderni di preghiera molto complicati, con foto, statistiche, cartine geografiche. Io preferisco andare più sul semplice. Propongo sette fogli di quaderno. Uno per ogni giorno della settimana.

Sul primo metterei i nomi dei mie cari, con qualunque annotazione semplice accanto al nome. Tipo:ulcera, collera, lavoro difficile, testimonianza, problemi con una figlia.
Sul secondo foglio, i nomi dei servitori del Signore che lavorano in Italia, con località e il tipo di lavoro. Problemi, progetti soggetti di lode.
Il terzo foglio lo dedicherei ai missionari. Dove lavorano, difficoltà di salute. Pericoli. Situazione politica.
Quarto foglio progetti della propria chiesa locale. Evangelizzazione, porta a porta, finanze.
Quinto foglio i figli dei fratelli di chiesa. Nomi, scuola, condotta.
Sesto foglio contatti per l’evangelizzazione. Colleghi, vicini, amici non credenti conosciuti.
Settimo foglio le autorità civili e politiche, gli anziani della chiesa, i responsabili della scuola domenicale, i diaconi.

Si tratta solo di indicazioni che ognuno può elaborare a modo suo, ma che aiutano a pregare con ordine. Perché non è possibile pregare per tutto e per tutti ogni giorno.

Le liste devono essere rinnovate e revisionate ogni tanto. Dopo un certo tempo è importante accertarsi che non stiamo pregando per i morti.

Uno spazio deve essere lasciato per annotare gli esaurimenti.

Una vantaggio delle liste: mentre preghiamo possiamo decidere non solo di pregare, ma anche di fare una telefonata o di scrivere una lettera alla persona interessata. Le faranno piacere.