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Impara l'arte

Settanta volte sette

Anche quella di perdonare è un’arte. Purtroppo è poco praticata e poco popolare. Inoltre sul perdono ci sono molte idee sbagliate.

Idea sbagliata n. 1 – Perdonare vuol dire scusare la persona che pecca.
Il perdono non equivale a dire che quello che la persona ha fatto non era importante. Il perdono non scusa il peccato e non ne diminuisce la gravità. Bisogna condannare il peccato, ma perdonare il peccatore.

Idea sbagliata n. 2 – Perdonare non vuol dire che una persona non debba pagare per il male fatto.
Dio ha istituito i governi umani perché puniscano coloro che infrangono la legge. Se uno ha commesso un crimine deve scontare la pena. Un pedofilo deve essere denunciato e messo in condizioni di non fare più danni di quelli che ha già fatto. D’altra parte, dato che a Dio spetta il giudizio finale, noi non abbiamo il diritto di farci giustizia da soli.

Idea sbagliata n. 3 – Perdonare vuol dire dimenticare quello che è successo.
Non sempre è possibile dimenticare alcune cose che sono successe e cancellarle dalla memoria. Probabilmente ci faranno soffrire per molto tempo. Ma, col nostro perdono confesseremo a Dio come peccato qualunque sentimento di rabbia o di risentimento. E col suo aiuto non ritorneremo sull’offesa ricevuta.

Idea sbagliata n. 4 – Perdonare vuol dire riacquistare immediatamente fiducia nella persona che ci ha offesi.
Se non si nota un vero pentimento in chi ci ha offesi e se questi non riconosce il male fatto davanti a Dio, non è possibile che ci sia fiducia. Dobbiamo però essere pronti a ristabilire una buona relazione se il pentimento è reale e dimostrato nella pratica.

Idea sbagliata n. 5 – Perdono vuol dire riconciliazione. Perdono e riconciliazione sono due situazioni diverse.
Il perdono di cuore dipende da chi è stato offeso ed è conseguenza di un atto della volontà in ubbidienza a un comando specifico del Signore (“perdonate 70 volte 7”). Non dipende dalla richiesta di perdona da chi ha offeso.
La riconciliazione, invece, dovrebbe essere promossa da chi è stato offeso, ma può realizzarsi solo quando il perdono è chiesto verbalmente e il peccato è ammesso specificatamente.
Allora la persona offesa ha il dovere (non la facoltà) di perdonare, dicendo con chiarezza: “Ti perdono”.

Idea sbagliata n. 6 – Perdonare vuol dire diventare più amici di prima.
Sarebbe bello, ma non sempre è possibile. Se non c’è stata riconciliazione, l’intimità e la fiducia non sono neppure auspicabili e proficue.