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Risposte a domande

Che devo fare per essere salvato?

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NON POTREI IMMAGINARE una domanda più importante e urgente di questa: “Cosa mi aspetta dopo la morte? Dove passerò l’eternità? Cosa devo fare per ottenere la salvezza dell’anima?” Se sei a Roma per il Giubileo, sai quanto sia importante trovare la risposta giusta!

Duemila anni fa un carceriere della città di Filippi, in Grecia, fece la stessa domanda all’Apostolo Paolo. Il carceriere si trovava in pericolo di vita e in quei momenti drammatici si rese conto dell’imminenza del giudizio di Dio su di lui; a causa dei suoi peccati, non avrebbe potuto farla franca. Che cosa doveva fare?

La risposta dell’Apostolo Paolo è stupefacente: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato!” (Atti 16:30,31). In realtà, per essere salvato il carceriere non doveva fare nulla. Doveva soltanto credere in ciò che un altro, Gesù Cristo, aveva compiuto al posto dei peccatori per la loro salvezza.

Oggi purtroppo, la maggior parte degli uomini non accetterebbe la risposta dell’Apostolo Paolo. Pensano di dover fare qualcosa di più che semplicemente credere in Gesù Cristo per essere salvati. Considera le seguenti tre verità più importanti contenute nella Parola di Dio, la Sacra Bibbia.

1. L’uomo non può salvare se stesso

La Bibbia afferma che il peccato è entrato nel mondo per mezzo della disubbidienza del primo uomo, Adamo, e da quel momento il rapporto perfetto che l’uomo aveva con Dio si è interrotto. Il peccato è entrato a far parte del DNA dell’umanità e ora ogni discendente di Adamo è morto spiritualmente e incapace di resistere al peccato. Anche se ci illudiamo di essere liberi di scegliere le nostre azioni, nessuno di noi è in grado di scegliere il bene.

La Bibbia afferma chiaramente che “tutti hanno peccato” (Romani 3:23) e che “chi commette il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34).

Gesù, riferendosi agli uomini religiosi più “meritevoli” del suo tempo, disse alla gente: “Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli” (Matteo 5:20). E ai suoi discepoli ha detto: “Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:48). Purtroppo ognuno di noi è imperfetto. Chi può allora andare in paradiso? Chi mai può essere salvato?

2. Gesù Cristo è morto e risuscitato per salvare i peccatori

La ricompensa che ci spetta a causa del peccato è la morte (Romani 6:23a). Una morte non soltanto fisica, ma soprattutto eterna, nell’inferno, la separazione definitiva da Dio.

L’unico modo per salvarci da questa situazione disperata è che qualcun altro subisse la condanna al posto nostro. Infatti, così è stato! Per poter offrire a noi il perdono, Dio doveva far morire un sostituto innocente. Uno che fosse moralmente perfetto e che perciò non doveva patire per colpe proprie.

La morte di Cristo è la soluzione di Dio. Gesù, puro da ogni colpa, si è sacrificato per pagare per i nostri peccati. Se crediamo in Lui, la sua morte sarà imputata a nostro favore, e noi non dovremo essere più condannati. La Bibbia dice che: “Il sangue di Gesùci purifica da ogni peccato” (1 Giovanni 1:7). Soltanto se crediamo nel suo sacrificio possiamo essere purificati dalla terribile colpa del peccato. Gesù ha detto: “Chi crede in me ha vita eterna” (Giovanni 3:36).

Il tuo peccato che ti separa da Dio e t’impedisce di entrare in paradiso, ha una sola cura: il sacrificio di Gesù, morto al tuo posto.

Se sei stanco e esasperato dal peso dei tuoi sbagli, sappi che Lui, amorevolmente, sta tendendo la mano per offrirti il perdono e la vita eterna. Egli dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).

3. Chiunque pone la sua fede in Gesù Cristo sarà salvato

La Bibbia promette che tutti coloro che credono in Cristo saranno salvati. Gesù ha detto: “Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori” (Giovanni 6:37). C’erano due ladroni crocifissi accanto a Gesù, condannati anche loro a morte. Uno di questi, dopo essersi pentito dei suoi peccati e aver dichiarato la sua fede in Gesù, si sentì dire da Lui: “Tu oggi sarai con me in paradiso” (Luca 23:43).

L’ultimo capitolo della Bibbia termina con l’invito di Gesù Cristo ad andare da Lui e ricevere il dono che apre le porte del paradiso: “Chi ha sete, venga; chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita” (Apocalisse 22:17).

Che devi fare allora per essere salvato?

In termini di opere che dovresti compiere, la risposta è assolutamente nulla! Non ci sono rosari da recitare, pellegrinaggi da fare, voti o fioretti da adempiere che possano aprirti le porte del paradiso. Ma la Bibbia è chiara sul fatto che ci vogliono due cose fondamentali perché tu possa ricevere l’eterna e gratuita salvezza offerta da Cristo.

PRIMO: devi riconoscerti colpevole per i tuoi peccati, ravvederti e confessarli a Dio. “Ravvedetevi dunque e convertitevi, perché i vostri peccati siano cancellati” (Atti 3:19). “Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1 Giovanni 1:8,9).

SECONDO: Devi credere che Gesù, subendo l’ira giusta di Dio per i nostri peccati, ha compiuto tutto ciò che era necessario per la nostra salvezza. “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9).

Se vuoi avere Gesù Cristo come tuo Salvatore e avere la certezza di essere salvato, ti incoraggiamo a arrenderti a Lui per fede oggi stesso, dovunque sia. Proprio come fece il carceriere duemila anni fa (Atti 16:34). Puoi pregare semplicemente così: “Signore Dio, so di essere un peccatore e comprendo che Gesù è morto per pagare i miei peccati. Ti prego di perdonarmi e fare di me un tuo figlio in modo che io possa vivere in paradiso con te per l’eternità. Amen”.

Se vuoi ricevere maggiori chiarimenti sulla vita cristiana, se hai delle domande, se desideri ricevere gratuitamente un corso biblico, scrivici a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ti risponderemo.

Dio ti benedica.

(di Lucio Stanisci, originalmente pubblicato su www.graziaavoi.org)